Il primo vino che vi presento non è un Brunello di Montalcino, ma un Sant’Antimo Rosso prodotto con uve Syrah in purezza, un vitigno internazionale un po’ inusuale per queste zone, ma che in questo caso è riuscito a esprimere le caratteristiche riconoscibili del “terroir”.
Per la Toscana la 2002 è stata un’annata difficile per
l’andamento climatico ma questo vino sembra non averne risentito, infatti,
risulta di grande struttura, potente e persistente.
Assaggio: l’ho
stappato un paio di ore prima di pranzo lasciandolo respirare a 18°C, infatti,
quando l’abbiamo assaggiato negli ampi bicchieri, era nelle condizioni ideali.
Nel bicchiere si presenta molto concentrato e carico di un
colore rosso rubino intenso con riflesso porpora.
I profumi immediatamente percepiti sono quelli di frutta
rossa come mora, ciliegia e prugna seguiti note speziate, fino ad arrivare alla
vaniglia e legno ceduti dalle piccole botti nelle quali è invecchiato il vino.
In bocca è subito caldo per l’alcool presente (13,5 °), ma
col passare dei minuti ritroviamo tutte quelle note che abbiamo riscontrato al
naso, risultando molto morbido ed elegante con un finale interminabile.
Decisamente un vino di grande personalità, molto intrigante.
Abbinamento: l’ideale è con le grigliate di carne, gli arrosti
importanti e i formaggi stagionati, però si può osare l’abbinamento con il
cioccolato extra fondente.
Prezzo: è molto variabile, perché questa bottiglia non è facile
da trovare e dipende dalle annate, diciamo attorno ai 20 Euro.
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