La Feudi di San Gregorio è stata fondata nel 1986 a
Sorbo Serpico in provincia di Avellino, si può quindi considerare un’azienda
giovane, ma in breve tempo è diventata quasi il simbolo della rinascita
enologica del meridione d’Italia.
Il punto di forza è stato salvaguardare la tradizione
valorizzando principalmente gli antichi vitigni della Campania come l’Aglianico,
il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo e la Falanghina.
I pareri sulla produzione di questa azienda sono
molto vari, ma il fatto che l’Associazione Italiana Sommelier l’abbia eletta
Cantina dell’Anno 2011, la dice lunga sul fatto che scegliere una bottiglia di
questa azienda si può considerare una garanzia di qualità.
Ieri sera ho deciso di aprire la Falanghina
“Serrocielo” cha fa parte della linea “selezioni” riservata alle enoteche: in
pratica un cru proveniente dalle colline del Sannio.
E’ un vino che fermenta in acciaio per una trentina
di giorni e viene affinato sempre in acciaio per 6 mesi.
Assaggio: Portato ad una temperatura fresca come piace a me, versato nel calice
si presenta di un bel colore giallo paglierino non troppo carico e con riflessi
verdolini tipici della giovane età, limpido e trasparente.
I profumi sono quelli caratteristici: di fiori
bianchi, frutta bianca con note minerali.
A gusto è fresco e sapido, morbido al punto giusto
per essere ben equilibrato visto che i 13,5 gradi quasi non si notano.
Abbinamento: Consigliato per tutti classici della cucina di pesce, ma anche con
piatti a base di verdure e sempre ottimo come aperitivo. Personalmente l’ho
bevuto a tutto pasto con torte salate di verdure e mozzarelle di bufala e mi è
piaciuto.
Prezzo:
In enoteca si trova sui 10 – 12 euro.
Mi è piaciuto per la facilità con cui si è fatto bere
e per quel gusto fruttato con finale amarognolo che pulisce la bocca.
Nessun commento:
Posta un commento