domenica 29 gennaio 2012

Ciccia, Rock e Morellino di Scansano DOCG “La Mora” 2010 di Cecchi.


E’ stata proprio una bella serata ieri: partita di calcio su grande schermo, ottima cena rustica, buon vino e musica dal vivo.

Abbiamo cenato con tagliere di salumi toscani e crostini assortiti, poi tagliata di manzo con patate al forno, dolce, caffè e ammazzacaffè.
Per un menù del genere ho scelto (in comune accordo con i miei commensali, due dei quali astemi… sigh!) un vino che conoscevo e che probabilmente sarebbe piaciuto un po’ a tutti, puntando sull’abbinamento “Regionale” toscano: il Morellino di Scansano DOCG “La Mora” della Cantina Cecchi.
Non si tratta certo di un vino per intenditori, ma di una bottiglia che fa della piacevolezza la sua arma vincente.

Assaggio: viste le condizioni di luce del locale non posso garantire sul colore ma a me sembrava sul rosso rubino con i tipici riflessi violacei dei vini giovani, il profumo, certamente non esplosivo, ricordava i frutti rossi e una leggera nota floreale di viola, che sono i tipici sentori del vitigno principale (90% Sangiovese).
In bocca è morbido e vinoso con la tipica acidità dei vini giovani, abbastanza semplice se vogliamo, però molto piacevole in abbinamento alle pietanze che abbiamo scelto.
Deve essere piaciuto anche agli altri, perché in 3 abbiamo finito la bottiglia!

Abbinamento: Oltre a ciò al quale l’abbiamo abbinato noi, è consigliato per primi con ragù di carne, grigliate miste di carne e formaggi di media stagionatura.


Prezzo: una bottiglia facilmente reperibile sugli scaffali della grande distribuzione (Coop Esselunga, Conad ecc.) ad un prezzo medio che si aggira sui 5 Euro.






venerdì 27 gennaio 2012

Il nettare degli Dei - Ron Zacapa Centenario Solera Gran Reserva 23


Gli esperti salteranno la lettura di questo post, perché ormai non ne possono più sentire parlare di questo Rum che da oltre 10 anni è sulla cresta dell’onda e anche se qualcuno nutre dubbi sulla degenerazione della qualità nel corso degli ultimi anni, rimane comunque tra i più apprezzati e richiesti del mercato.



Per quanto mi riguarda, non essendo un esperto che ha provato decine di Rum diversi, posso sicuramente dire che rispetto a quei pochi che ho assaggiato è il mio Rum preferito.
Lo Zacapa viene prodotto in Guatemala a livello del mare, invecchia “sopra le nuvole” in una località a 2.300 metri sul livello del mare e la gamma completa si compone di 4 etichette: 15 anni, 23 anni, 23 anni Etiqueta Negra e XO.




Lo Zacapa 23 è un distillato di puro succo di canna da zucchero che i locali chiamano “Miele Vergine”, invecchiato con il “Sistema Solera” (mix di varie annate invecchiate fino a 23 anni) in botti di rovere che in precedenza hanno conservato Bourbon Whisky, Sherry e Pedro Ximenez.


Assaggio: si presenta di un brillante colore ambra quasi ramato, ma la cosa sorprendente sono i profumi che dopo il pungente alcool lasciano spazio a sentori di frutta candita, vaniglia, spezie ed anche una nota affumicata. Il sapore è intenso, giocato tutto sulla morbidezza, con la frutta matura che la fa da padrona, datteri, fichi secchi, fino a nobili sentori di Cherry, legno pregiato ed un finale avvolgente davvero interminabile.



Abbinamento: C’è chi lo ha provato con salmone e pesce spada affumicati o formaggi molli stagionati, ma sicuramente sta meglio con i dolci ricchi di creme (Tiramisù).
Personalmente lo adoro a fine pasto o dopo cena con scaglie di cioccolato fondente tra un sorso e l’altro.

Prezzo: attorno ai 45 Euro la bottiglia, reperibile anche nei supermercati dotati di una buona enoteca.

Da provare… scalda l’anima…


La spumeggiante Dita Von Teese



Quando ho visto questa foto ho dovuto pubblicarla assolutamente, perché Lei è veramente stupenda e le sue performance nella coppa di Champagne sono veramente un concentrato di seduzione.
La pelle angelica e le sue forme morbide e burrose, contrapposte al rosso fuoco delle sue labbra a quello sguardo peccaminoso, sono il simbolo stesso delle bollicine più esclusive.
Il piacere allo stato puro ;-)

mercoledì 25 gennaio 2012

Suadente dolcezza: Muffato della Sala 2006


Il Muffato della Sala è uno dei vini che amo di più ed è anche molto apprezzato dai miei amici, soprattutto quelli di parte femminile, infatti, non manca mai nella mia cantina…

Questo è un vino bianco dolce molto particolare prodotto in Umbria da Castello della Sala di proprietà Antinori con uve Savignon Blanc, Grechetto, Traminer e Riesling raccolte tra fine Ottobre e Novembre.

Questa raccolta ritardata permette ai grappoli di essere attaccati da una “muffa Nobile” (Botrytis Cinerea) che riduce il contenuto di acqua e concentra zuccheri e aromi, conferendo al vino un gusto armonico e inconfondibile.
L’occasione dell’assaggio è stata la visita della mia amica Laura per gli Auguri di Natale e devo dire che si è immediatamente innamorata di… questo vino (purtroppo lei è già impegnata) ma l’apoteosi è stata raggiunta in seguito con l’abbinamento ai mitici tortellini dolci della mia mamma.

Assagggio: Visto che si tratta di un vino non giovanissimo, ho deciso di stapparlo un paio di ore prima e tenerlo ad una temperatura di 12 – 14°C poi l’ho versato in calici non troppo ampi per non far disperdere troppo i magnifici profumi.
Nel bicchiere si presenta di un bellissimo colore giallo dorato cristallino e appena versato rilascia solo leggeri profumi di fiori (meno male che l’ho stappato prima), ma col passare dei minuti si sviluppano sentori dolci di miele, frutta candita, pesca e quel sottofondo di muffa.
In bocca è ancora meglio con sensazioni dolci molto pronunciate ma non stucchevoli, grande equilibrio e finale lunghissimo. Un vero capolavoro!

Abbinamento: A me piace molto con i dolci non troppo carichi, molto interessante con i formaggi importanti, qualcuno azzarda il foie gras come fanno i francesi con i Sauternes, ma da solo dopo cena sorseggiato assieme alla persona giusta tra una chiacchiera e l’altra vi saprà regalare momenti indimenticabili.

Prezzo: Viene commercializzato in bottiglia da 50 cl. ad un prezzo che si aggira tra i 25 e i 28 Euro e si può trovare anche in alcuni supermercati dotati di un ottimo reparto vini.
Anche questo è un po’ costosetto, ma consiglio vivamente di provarlo almeno una volta!

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Bollicine d’elite: Dom Pérignon vintage 1996

Premetto che cercherò di non parlare di vini costosissimi o rarità introvabili, però devo iniziare con una bottiglia che proprio economica non è.
Mi è stata regalata alcuni anni fa e avevo deciso di stapparla per un’occasione speciale, ma ho pensato che la bottiglia stessa, aperta con persone care che avrebbero saputo apprezzarla, era già di per se un’occasione ottima.
Sto parlando di un vino unico come il Dom Pérignon vintage 1996 che oggi a distanza di 15 anni dalla vendemmia, ha raggiunto a mio parere l’apice della sua maturità e piacevolezza.



Ci vogliono sette anni di riposo nella penombra delle cantine di Hautvillers, prima che questo vino esca sul mercato e possa deliziarci con la sua energia e ricchezza e questo 1996 per alcuni è stata addirittura considerata l’annata del secolo.




Assaggio: Dopo averlo portato alla giusta temperatura sui 6 - 8°C l’ho stappato e versato calici anziché le Flûte perché secondo me si potevano percepire meglio tutte le sfumature di questo nettare.
Nel bicchiere abbiamo notato subito questo colore giallo chiaro luminoso con riflessi dorati e le bollicine finissime, al naso si è presentato subito un po’ chiuso e con note molto minerali e speziate ma col passare tempo hanno lasciato spazio ai tipici toni agrumati soprattutto di pompelmo e poi di frutta tropicale.
In bocca abbiamo ritrovato subito quelle note agrumate e tropicali, al palato è cremoso con una bellissima acidità ma col passare dei minuti sono uscite delle piacevoli note di lievito seguito da leggere tostature che denotano la maturità del vino.
Cambia in continuazione che è un piacere stargli dietro e intanto la bottiglia si esaurisce…
Forse il migliore Champagne che abbia mai assaggiato e di sicuro che uno di quelli che non dimenticherò.

Abbinamento: Sarebbe troppo banale consigliare caviale, ostriche o Foie gras, questo vino è talmente speciale che sta bene davvero con tutto, ma soprattutto, come ho fatto io, splendidamente da solo.

Prezzo: Ecco la nota dolente, questa meraviglia di 1996 è ormai quasi introvabile e costerebbe non meno di 180 Euro, comunque anche l’ultima annata uscita sul mercato si aggira sui 120 Euro, ma una volta ogni tanto bisogna anche godere, che diamine!!!



Passione Fluida - Il Blog di Ronz


Ciao a tutti!
Io sono Ronz e vi anticipo che non so come andrà a finire questa storia di aprire un blog, ma è un’esperienza che voglio provare.
Accetto quindi con molto piacere consigli e suggerimenti da chi è sicuramente più esperto di me.
Ho scelto di chiamare il mio Blog “Passione Fluida”, perché ho intenzione di parlare principalmente di Vino e altre bevande alcoliche delle quali sono un grande appassionato ma ogni tanto anche di altre passioni che scorrono libere dentro di me.
A breve la pubblicazione delle prime notizie su due vini degustati durante le recenti Feste Natalizie e che ho amato particolarmente.
Seguitemi e condividete con me i vostri pensieri. Enjoy!